Estrazione del diamante

Il diamante, forma allotropica del Carbonio, è il minerale più duro presente sulla Terra, ma anche il più prezioso.
I diamanti furono inizialmente riconosciuti ed estratti in India già 6000 anni fa ed erano utilizzati con molta propabilità per usi iconografici legati alla religione.
Il "minerale dalla struttura ottaedrica" ha origine nel mantello, in seguito i cristalli vengono portati in superficie da condotti vulcanici mediante eruzione attraverso una roccia contenente molta olivina, chiamata kimberlite. Successivamente la kimberlite, mediante erosione, viene sgretolata liberando i diamanti nella zona circostante in depositi secondari.

ESTRAZIONE
I giacimenti si suddividono in due gruppi: primari e secondari. I giacimenti primari sono quelli in cui i diamanti si trovano ancora nella roccia madre, mentre i secondari sono quelli in cui si trovano in materiali incoerenti tipo sabbia e ghiaia, lontani dai luoghi della roccia madre (tipicamente, kimberlite), ossia in terreni alluvionali. Nel caso dei giacimenti primari si deve frantumare la roccia in pezzi sempre più piccoli, alternando le spaccature a lavaggi abbondanti in cui l'acqua porti via i diamanti dal ganga; il peso specifico relativamente elevato del diamante provoca la sua caduta nelle vasche sottostanti (eventualmente i diamanti si trovano mischiati ad altri minerali più o meno pesanti).
Nelle miniere alluvionali, non dovendo sminuzzare la roccia, il procedimento è più semplice: si usa solo il procedimento gravitazionale con l'acqua, facendo cadere i diamanti nelle vasche. Dopo questo trattamento si portano le vasche colme d'acqua con i diamanti posando le pietre in essi contenute in rulli in cui è cosparso del grasso al quale i diamanti ed i residui di ganga si attaccano. La ganga viene fatta scivolare via mediante altri lavaggi. Successivamente, per togliere i diamanti dal grasso, si porta a fusione l'intero impasto di grasso e diamanti, ove il grasso si scioglie liberando così i diamanti grezzi che sono quindi pronti per il taglio e la lucidatura. Si calcola che le miniere primarie abbiano un carato di diamanti ogni 3,5-4 tonnellate di roccia estratta, mentre per le miniere secondarie vi sia un carato ogni 15 tonnellate di sabbia o ghiaia.




Mirna, Siberia.
La più grande miniera di diamanti al mondo, larga 1250 m e profonda 500 m.



Narrazioni

LETTERATURA

Una delle più importanti opere che riguarda i minerali e i metodi di estrazione è certamente il De re metallica di Giorgio Agricola (1490-1555), conosciuto come il padre della mineralogia.
In un passo così descrive il metodo di estrazione del sale marino:

"Tutto essendo preparato e chiusa la comunicazione col mare, si apre la chiavica del serbatoio che contiene l'acqua marina pura e mista di acqua di pioggia o fiume e tosto i fossati della Salina si riempiono. Si apre quindi la prima catarrata che dà accesso all'acqua del fosso al primo bacino. Intanto che il sole la concentra, l'acqua depone le sostanze terrose. Allora si fa passare quell'acqua nel bacino seguente sino a che per l'ardore dei raggi del sole l'acqua si condensi di più e deponga il sale. Poco dopo s'apre la catarrata del bacino seguente. Quando le acque vi sono rimaste in un certo spazio di tempo, s'apre l'adito all'ultimo bacino nel quale finalmente tutta l'acqua si cambia in sale. I primi rimasti vuoti tornano a riempirsi e intanto si stacca il sale del bacino con dei rastrelli e si estrae con delle pale".


Estrazione del minerale con punta e mazzetta. Xilografia tratta dal "De re metallica" di Agricola (1556)

Diversi spazi alle tecnologie estrattive, sono dedicate nelle due oper di Vannoccio Biringucci, "Bergbuchlein" e "La Pirotechnia".









CINEMA

Il petroliere (USA, 2007)
Regia: Paul Thomas Anderson
Con: Daniel Day-Lewis, Paul Dano, Kevin J. O'Connor, Claran Hinds

TRAMA:
1898: il cercatore d'argento Daniel Plainview accidentalmente scopre un deposito di petrolio in una delle sue miniere. Dopo aver fatto analizzare un campione di roccia, in cui viene confermata la presenza di petrolio, Plainview comincia le operazioni di estrazione. In poco tempo guadagna abbastanza soldi da poter mettere in piedi una piccola compagnia di estrazione. Uno dei suoi lavoratori viene ucciso in un incidente sul lavoro e Plainview prende con sé il figlio rimasto orfano, approfittando della sua dolce presenza per aumentare la sua rispettabilità e mentendo sul suo passato (dirà che la moglie è morta dandolo alla luce). Con l'aiuto del ragazzo, il cui nome è H. W., Plainview espande la propria impresa. Nel 1911 è ormai uno dei petrolieri di maggior successo della California.

TRAILER




L'Italia non è un paese povero (Italia, 1960)
Regia: Joris Ivens, con la collaborazione di Paolo e Vittorio Tavani, Tinto Brass e Valentino Orsini

Nel 1959, Enrico Mattei, ex partigiano, democristiano e capitalista di Stato, chiede a Joris Ivens di realizzare un film sul crescente impegno dell'ENI nell'attività di estrazione del petrolio e del metano in Italia e all'estero, nella raffinazione e nella creazione di una capillare rete di distribuzione in Italia, e nella costruzione della prima centrale nucleare a Latina.
L'"Italia non è un paese povero" è diviso in  tre parti:
  • la prima parte, "Fuochi della Valle del Po", segue la ricerca, l'estrazione e la distribuzione del metano che da Cortemaggiore raggiunge industrie e paese del Nord Italia;
  • la seconda parte è divisa in due frammenti: "Due città", che fa conocere i vantaggi ottenuti da Venezia e Ravenna, luoghi chiave per la raffinazione degli idrocarburi; e "La storia dei due alberi", girato in Lucania, in cui la misera vita di 7 famiglie contadine che dipendono da un unico albero di ulivo, è contrapposta alla prospettiva dei futuri benefici del cosiddetto "albero di Natale", ossi il pozzo estrattivo che con la sua fiamma permanente controllerà la fuoriuscita del gas;
  • la terza ed ultima parte, "Appuntamento a Gela", ha come protagonisti due sposi, un operaio piacentino e la sorella di un pescatore siciliano, alla cui unione si accompagna l'installazione di una piattaforma.

Locandina del film

 Regia : Joris Ivens, con la collaborazione di Paolo e Vittorio Taviani, Tinto Brass e
Valentino Orsini. Il commento è di Alberto Moravia e Corrado Sofi
Regia : Joris Ivens, con la collaborazione di Paolo e Vittorio Taviani, Tinto Brass e
Valentino Orsini. Il commento è di Alberto Moravia e Corrado Sofia
egia : Joris Ivens, con la collaborazione di Paolo e Vittorio Taviani, Tinto Brass e
Valentino Orsini. Il commento è di Alberto Moravia e Corrado Sofia

...chimica, matematica e...

CHIMICA
Per estrazione si intende la separazione di una o più sostanze da una matrice mediante trattamento con solvente.
Si ha anche l'estrazione liquido-liquido che rappresenta il passaggio di un soluto da un solvente ad un altro solvente differente.


MATEMATICA E FISICA
In campo matematico, specificamente in algebra lineare, l'estrazione di una base è un algoritmo che permette di estrarre una base di uno spazio vettoriale a partire da un insieme finito di generatori dello spazio.

Nel campo fisico, invece, il lavoro di estrazione (o funzione lavoro) è l'energia minima che occorre fornire ad un elettrone affinchè venga estratto da un metallo.


GEOLOGIA
L'estrazione è un processo geomorfologico compiuto dai ghiacciai, che consiste nello sradicamento dal terreno di blocchi (di varie dimensioni) di roccia, ad opera appunto del ghiaccio accumulatosi.

L'estrazione di vapore dal suolo (in inglese soil vapor extraction, SVE, o anche soil venting) è una tecnologia di bonifica dei suoli che consiste nell'estrarre le sostanze contaminanti dal terreno di un sito, sotto forma di vapore attraverso dispositivi di aspirazione che sono solitamente costituiti da pozzi.


MILITARE
L'"estrazione" (o anche "esfiltrazione"), nel gergo del combattimento e delle operazioni speciali, è il processo di rimozione di elementi da un sito preso di mira quando è considerato indispensabile che essi siano immediatamente evacuati dall'ambiente ostile e condotti al sicuro in un'area sotto controllo di forze amiche. L'estrazione può implicare il recupero di entità da grave pericolo o situazioni contingenti cui non potrebbero sopravvivere. Tanto l'estrazione quanto il recupero possono riguardare persone non consapevoli (del pericolo) o addirittura non consenzienti, e postulano rapido dispiego, difesa dinamica dell'aggiramento tattico in movimento, ed un celere disimpegno per opera di una squadra di protezione fornita dalle forze speciali.




Estrazione del petrolio

Il petrolio, noto anche con il nome di "oro nero", si accumula nel sottosuolo nel corso del tempo geologico, diversi milioni di anni, nelle trappole petrolifere di sedimenti di rocce porose. I giacimenti sono idividuati dall'uomo tramite uno studio dellec aratteristiche geologiche del sottosuolo, durante la fase di esplorazione geofisica. Per verificare l'effettiva presenza del petrolio si procede alla perforazione sul posto ed all'analisi del carotaggio (campioni di roccia nel sottosuolo). Quando la perforazione conferma la presenza del giacimento e la qualità degli idrocarburi si procede all'installazione degli impianti di estrazione (pozzi petroliferi).
Una volta ultimata la realizzazione del pozzo petrolifero si procede con la fase di estrazione del petrolio. L'estrazione del petrolio può avvenire in modo naturale se la pressione nel sottosuolo è sufficiente a spingere il greggio dal giacimento al pozzo petrolifero in superficie. La fuoriuscita del liquido oleoso è regolata tramite la presenza di una valvola di sicurezza posto sul pozzo petrolifero. Se la pressione del sottosuolo non è sufficiente a far fuoriuscire il petrolio sono installate dei sistemi di pompaggio sul pozzo petrolifero. In entrambi i casi il petrolio appena estratto viene convogliato verso serbatoi temporanei di accumulo o immessi direttamente negli oleodotti. L'operazione di estrazione del pozzo petrolifero continua fino all'esaurimento della riserva petrolifera a cui è collegato.




Piattaforma petrolifera nell'Oceano Atlantico



Estrazione del carbone

Per estrazione del carbone si intende la pratica di prelevamento del carbon fossile dal sottosuolo terrestre.
Ci sono due diversi metodi di estrazione:
  •  a cielo aperto, qualora il giacimento di carbone sia superficiale. Questo metodo è molto dannoso sia per l'ambiente sia per la salute degli operai poichè vengono prodotte elevate quantità di polvere;
  • a cielo chiuso, qualora il giacimento è in profondità. Meno dannoso del precende sull'ambiente, ma più pericoloso per i minatori che lavorano nei pozzi.


Pezzo di carbone


Miniera di carbone a cielo aperto presso Baralaba, Australia